Dio dell'oltretomba, nato da Crono e Rea, il suo nome significava “invisibile”. In seguito al vittorioso esito della Titanomachia, Ade, o meglio Plutone, si arrogò il predominio sugli Inferi, Poseidone quello sul mare, mentre Zeus quello dei cieli. Impossibile, una volta entrati nel suo regno, farvi ritorno in quanto la porta dell'Ade era custodita dal terribile cane Cerbero. All'interno del suo dominio scorrevano quattro fiumi: lo Stige, l'Acheronte, il Cocito e il Piriflegetone. Plutone s'innamorò di Persefone e, vedendosela negare da Zeus, la rapì obbligandola a mangiare un chicco di melagrana; fu condannata così a restare in eterno nell'oltretomba, poiché qualunque mortale avesse ingerito cibi o bevande da esso provenienti, sarebbe rimasto legato per sempre al mostruoso regno. Fu venerato anche dai Romani con il nome di Averno, mentre uno dei suoi nomi, Plutone, significava “ricco”, alludendo alle ricchezze inesauribili contenute nelle viscere terrestri.